UN CLIMA CONFLITTUALE È SEMPRE TOSSICO, UNO TOSSICO NON È SEMPRE CONFLITTUALE
Un clima conflittuale all'interno di un'organizzazione è caratterizzato da liti, dispute o competizione antagonistica tra i singoli dipendenti o tra dipartimenti, e contribuisce a creare stress, malessere psicologico, somatizzazioni, diminuzione della performance, assenteismo, ecc..
Un clima tossico può dipendere da molteplici fattori, diversi dagli episodi isolati e specifici come quelli del mobbing o del bullismo, ma che appartengono alla cultura organizzativa, tra cui:
- mancanza di rispetto personale
- mancanza di equità e giustizia interna
- mancanza di collaborazione fra colleghi
- discriminazione o prevaricazione
- modalità comunicative ipercritiche o aggressive
- scarsa attenzione al benessere psicologico individuale
- stile di leadership autoritario
- livelli di controllo eccessivi o invasivi
- scarsa trasparenza nelle decisioni
- elevato livello di stress lavoro-correlato
- ambiente lavorativo poco sicuro
e ovviamente
- elevata conflittualità
Tuttavia può capitare che una cultura organizzativa tossica, magari per lo stile di leadership autoritario e poco rispettoso degli individui, produca fenomeni di aggregazione solidale fra i dipendenti, i quali creano alleanze proprio per resistervi, o, più sovente, produca un clima di generale rassegnazione e sofferta sopportazione.
In entrambi i casi il livello di conflittualità fra colleghi non aumenta però in modo proporzionale alla “tossicità”, anzi.
In conclusione è bene considerare, nell’analisi del clima, ma, prima ancora della cultura organizzativa, quale sia il livello di conflittualità a tutti i livelli, poiché, quand’essa non è gestita in modo corretto, ovvero costruttivo e finalizzato al miglioramento della performance, è una causa certa di deterioramento della qualità dell’esperienza lavorativa dei dipendenti.
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